Alberobello, la città celebre per i suoi Trulli

Alberobello è conosciuta in tutta Italia ed in tutto il mondo per le celebri abitazioni dalle quali è composta: i Trulli. Le Casedde, come vengono chiamate in dialetto, sono Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO.

La storia di questi edifici molto particolari è legata a un editto del Regno di Napoli chiamata ” Prammatica De Baronibus” che nel XV secolo sottoponeva ad un tributo ogni nuovo insediamento urbano. I conti di Conversano D’Acquaviva D’Aragona da 1481, proprietari del territorio su cui sorge oggi Alberobello con la “domus” estiva che si chiamava Difesa De Le Noci al confine con il territorio del ducato di Martina Franca, imposero allora ai contadini inviati in queste terre di edificare a secco, senza utilizzare malta, le loro abitazioni, in modo che esse potessero configurarsi come costruzioni precarie, di facile demolizione. Anche perché la malta era costosa.

Dovendo quindi utilizzare soltanto pietre, i contadini trovarono nella forma rotonda con tetto a cupola autoportante, composto di cerchi di pietre sovrapposti, la configurazione più semplice e solida. I tetti a cupola o mezzo cono per la paglia detta falsa cupola dei trulli sono abbelliti con pinnacoli decorativi che rappresentava come dicono molti il pinnacolo era la firma del maestro trullaro che lo faceva o che restaurava e rappresentava la posa del pinnacolo un momento emozionante, la cui forma è ispirata a elementi simbolici, mistici e religiosi profani ma che appaiono soprattutto nel periodo fascista.