Terme dell’isola di Vulcano

Un tempo l’isola di Vulcano (nella municipalità di Lipari, Messina) era chiamata l’isola dei Morti. Perché anticamente, molto prima dell’era dei Romani, qui si seppellivano – o si bruciavano nel fango – le salme dei defunti tra la popolazione delle Eolie. Oggi, invece, ribaltando del tutto questa tradizione, Vulcano è l’isola della vita e del benessere. Grazie ai fenomeni vulcanici minori che alimentano le terme, in particolare i fanghi salutari.

Pur essendo una meta turistica molto ambita e un’isola comunque abitata per tutto l’anno, si tratta di un vulcano attivo. Nella storia, Vulcano registra anche delle vere e proprie eruzioni (1771, 1888, 1890) ma per la maggior parte del tempo le uniche attività effusive che si hanno sono i fanghi ribollenti e i vapori. Nessun pericolo per la gente e tanto beneficio per la salute.

Vulcano e i suoi crateri

L’isola di Vulcano in realtà è un insieme di due piccoli vulcani. Il più alto è appunto il monte che dà il nome all’isola (e a tutti i vulcani del mondo), un cratere di 386 metri con diverse bocche: Gran Cratere della Fossa, la principale, Vulcano Vecchio e Lentia sui fianchi. Sa questo monte fuoriescono le sorgenti fangose sulfuree che alimentano le terme. E sempre da questo cratere avvengono le eruzioni maggiori, ogni secolo circa.

Vulcanello è un cratere laterale apertosi sott’acqua ed emerso nel corso dei millenni tramite le eruzioni. L’ultima eruzione documentata risale al XVI secolo, creò la colata di lava che oggi congiunge Vulcanello a Vulcano trasformando l’isolotto in un promontorio. Da quel momento il piccolo cratere viene definito “estinto” e oggi è ricoperto di vegetazione che però non nasconde le rocce di tufo colorato.

La rivoluzione delle terme

Per secoli Vulcano ha vissuto di pesca e agricoltura. Essendo una delle isole con il terreno più fertile in assoluto, favoriva le coltivazioni più che le attività in mare. Dal 1980 in poi, però, le cose sono cambiate. Il passaparola fece conoscere al mondo i fanghi benefici dell’isola e i turisti cominciarono ad arrivare per la curiosità di provarli.

Lo sviluppo delle terme, che sono “libere” cioè gratuite e aperte a tutti, portò una rivoluzione nell’economia di Vulcano. Le strutture turistiche, il commercio, la ristorazione affiancarono artigianato e agricoltura e rilanciarono l’isola verso una nuova dimensione.

Le terme di Vulcano sono delle pozze situate vicino al porto. Le piscine naturali sono piene di fanghi sulfurei, dall’odore intenso, dentro le quali ci si può immergere liberamente. I fanghi hanno azione curativa per i problemi della pelle, dei muscoli e delle ossa. Le pareti tutto intorno sono piene di “fumarole”, cioè sfiati di vapore. Inalare quel vapore aiuta contro i problemi respiratori. Utilizzare le terme di quest’isola è facile, bello e anche divertente. Unico difetto? L’odore di “uova marce” tipico dello zolfo vi accompagnerà per qualche giorno, anche dopo una sana doccia!

Cosa vedere su Vulcano

Tra un trattamento termale e l’altro, cosa potete fare sull’isola? Tanto mare, per esempio, grazie alle bellissime spiagge. La più particolare è la cosiddetta Sabbie Nere, una piccola baia di sabbia scura i cui fondali bassi e le acque tiepide sono ottimi anche per le famiglie con bambini.

Il paese è piccolino, ordinato, pulito e coloratissimo. Anche a Vulcano ammirerete la deliziosa architettura eoliana, caratterizzata da facciate candide – o color pastello – con porte e finestre di legno anche esso colorato. E ovviamente i piccoli giardini e i portici arricchiti dalle bouganville e dalle viti.

Come arrivare

A Vulcano si arriva con partenze regolari, quotidiane, di aliscafi e traghetti sia dal porto di Milazzo – il più vicino – che da quello di Messina. Si può arrivare anche tramite collegamenti diretti con il porto di Lipari, se vi trovate già sull’isola maggiore delle Eolie.