Sicilia, itinerario tra Palermo e Trapani

La Sicilia Occidentale è la meno conosciuta, turisticamente parlando. Se si ha l’occasione di venire sull’isola, si preferisce di solito la costa orientale – l’Etna, il barocco, il mare di Taormina, la vivacità di Catania. Chi si spinge appena oltre fa una capatina di mezza giornata a Palermo. Raramente si va a Trapani, salvo che per imbarcarsi alla volta delle isole Egadi.

Eppure la Sicilia Occidentale è favolosa. Possiede una bellezza completamente diversa, rispetto a quella Orientale, ma altrettanto intrigante. E se decidete un itinerario su questo lato dell’isola, non fermatevi alla bellezza di Palermo e Trapani. Andate oltre. Ecco cinque idee per cinque luoghi da vedere e da non dimenticare mai più.

Monreale

Fa parte dell’itinerario classico della Sicilia Occidentale, ma Monreale è una realtà a parte. Un comune indipendente che domina Palermo dall’alto delle colline, con un centro storico antichissimo. Il Duomo arabo-normanno risalente al XII secolo nulla ha da invidiare alla splendida cattedrale della vicina Palermo.  Mosaici dorati, archi normanni, chiostri … un piccolo gioiello dell’architettura talmente prezioso che un vecchio detto locale recita: chi va a Palermo e non vede Monreale, arriva asino e riparte maiale.

Segesta

Tutto quel che resta di una antichissima città greco-troiana è un bellissimo tempio, praticamente intatto. Protagonista di commerci, di guerre (guerre Puniche) e di nobili resistenze, come quella contro i Vandali in Sicilia, Segesta oggi offre ai turisti alcune meraviglie del passato. Da vedere: il grande tempio, il teatro, la agorà di epoca Greca e – più recenti – le rovine del castello e del borgo medievale (XVI secolo).

San Vito Lo Capo e la Riserva dello Zingaro

A metà strada fra Palermo e Trapani, ecco San Vito Lo Capo. Piccolo comune balneare dai molti monumenti (forte San Vito, cappella bizantina di Santa Crescenzia, santuario di San Vito, antiche tonnare) è porta di accesso a diverse riserve protette. La più importante è la riserva naturale Dello Zingaro, tra le più belle di Sicilia.

La bellezza di questa località, dal mare pulitissimo e la vegetazione selvaggia, risiede proprio nel fatto di essere difficilmente raggiungibile. Non ci sono strade, solo sentieri. Ciò impedisce al turismo di massa di devastarla.

Custonaci e il villaggio nascosto

Riprendendo la via verso Trapani, passerete da Custonaci. Un piccolo paese in apparenza privo di attrattive, ma che custodisce nel suo territorio le Grotte Preistoriche di Scurati. Il sito fu scoperto per caso negli anni Venti del secolo scorso. Molte di quelle grotte erano di origine paleolitica, con interessanti testimonianze di insediamenti umani ben visibili.

Una grotta, però, mostrava al proprio interno un intero villaggio! Si tratta di Grotta Mangiapane – alta 70 metri e profonda 50 per una larghezza totale di 13 metri. Qui, intorno a un santuario paleocristiano rupestre sorse un intero paesino scavato nella roccia. Il “borgo medievale” di Mangiapane, ogni anno, viene usato per ricreare il Presepe Vivente a Natale.

Erice e le Saline

Arrivati a Trapani non potrete non notare la piccola montagna che chiude il centro storico verso est. In cima a questo monte sorge il borgo di Erice. Si raggiunge con una strada asfaltata oppure, più rapidamente, con la funivia panoramica. Da ammirare sicuramente l’antico Duomo, le viuzze del centro, i Giardini Panoramici del Balio. Dai giardini ci si affaccia sul promontorio, sulla costa e su due splendidi castelli: Castello di Venere e il più moderno Castello Pepoli.

Non fa parte dell’itinerario, perché si trova oltre Trapani – in territorio di Marsala. Ma se siete giunti fin qui non potrete rinunciare alle Saline dello Stagnone. Un grande lago marino dal quale si ricava il sale per tutta Italia, abbellito da mulini a vento e sentieri turistici. Da qualche anno è possibile fermarsi presso il bar-ristorante sulla strada limitrofa e gustare una cenetta, o un aperitivo, mentre il sole del tramonto si immerge tra le piscine.