Lecce, Acaya e le Oasi delle Cesine: ecco cosa vedere

Il Salento è una delle perle del Sud Italia per le tante possibilità che offre. Enormi spiagge dal mare cristallino, antichi borghi storici, riserve naturali e tanto altro. Una piccola frazione d’Italia che nel suo pacchetto riesce a soddisfare le esigenze più disparate di ogni visitatore, un luogo che una volta visitato rimarrà per sempre in mente. In un panorama così ampio, cosa vedere in Salento?

Lecce

La prima città in cui bisogna fermarsi è indubbiamente Lecce.

Lecce è una città che si trova in Puglia ricca di storia, tra musei e opere a cielo aperto. Grazie alle influenze di tantissime culture che si sono successe al suo dominio la città è diventata tra le più caratteristiche del Sud Italia.

Lecce è una sorta di città d’oro. Per capire il perché di questa definizione, bisogna fare una passeggiata per il centro storico, osservando come sono costruiti i suoi palazzi.

La maggiore influenza artistica si è avuta durante il periodo barocco, sotto la dominazione spagnola, inaugurando in zona il “barocco leccese”.

L’appellativo deriva dall’utilizzo del calcare tenero per la costruzione e il rivestimento delle facciate dei palazzi, che mostra dei colori caldi e molto vivaci specialmente alla luce diretta del sole. Questo tipo di decorazioni sugli edifici si ritrovano sia sulle chiese e i monumenti che sulle abitazioni dei cittadini.

Ma come detto Lecce è piena di storia ed esplorare le sue vie è come passeggiare per i secoli. Infatti a pochi passi dal centro storico si torna indietro di più di mille anni quando si incontra l’anfiteatro romano, un’imponente struttura che ospitava più di ventimila persone. Oggi non è possibile visitarlo tutto perché ne è venuto alla luce solo un terzo.

Altri edifici importanti riempiono il quadro di Lecce, come il Duomo e la Basilica di Santa Croce, uno splendido esemplare dell’incontro fra l’arte rinascimentale e l’arte barocca.

Poi c’è da ricordare il Castello di Carlo V, costruito nel 1539 da Gran Giacomo d’Acaya.

Acaya

Gran Giacomo d’Acaya è una personalità molto importante per quanto riguarda la storia salentina.

Dal suo cognome prende il nome oggi il borgo di Acaya. Si tratta di un borgo molto piccolo nei pressi di Lecce, ma che è un esemplare unico in tutto il Sud Italia. Infatti Acaya è l’unica città in tutto il Sud che ancora oggi presenta le cinte murarie.

Le cinte murarie furono costruite appunto da Gran Giacomo d’Acaya nel 1535 progettando l’intera città secondo uno schema difensivo, basandosi sui castelli feudali del XVI secolo.

La cinta muraria fu richiesta appunto da Re Carlo V (a cui è dedicato il castello a Lecce) per difendere la città dalle sempre più frequenti invasioni dei turchi.
Col passare del tempo la cinta muraria perse la sua importante funzione difensiva, semplicemente perché non sussisteva più il bisogno. Tant’è vero che, abolito il sistema feudale, il castello venne abbandonato e successivamente saccheggiato dalle invasioni Saracene.

Anche se gli interni appaiono spogli, la struttura esterna è rimasta intatta in tutta la sua bellezza a regnare sulla città.

Cosa fare ad Acaya

Ad Acaya, per gli appassionati di sport, è possibile immergersi in un contesto unico: l’Acaya Golf Club.

Qui un enorme campo da Golf dotato di 18 buche, con una cascata tra la buca 11 e la 12. È un campo all’avanguardia, progettato per autosostentarsi grazie a un sistema di irrigazioni e di corsi d’acqua.

Per chi voglia rilassarsi è disponibile un percorso Spa, di circa 1200 mq con diverse soluzioni.

Oasi delle Cesine

Come già detto, il Salento rimarrà per sempre nella mente di qualsiasi visitatore. Un’altra delle perle della sua collana è costituita dall’Oasi delle Cesine.

Questa è una riserva naturale protetta dal WWF che presenta una straordinaria varietà di flora e di fauna. Sono le particolari condizioni climatiche e di caratterizzazione ambientale che permettono una biodiversità enorme. Infatti tutti i margini di questa oasi sono protette da una pineta molto alta che fa da frangivento, in modo tale da sviluppare un microclima unico in tutta Italia.