Le Petralie, meraviglie di Sicilia

Il prossimo viaggio in Sicilia che farete, impostate il navigatore verso una direzione mai presa fino ad ora.  Andate a scoprire Le Petralie, in provincia di Palermo. Proprio così, al plurale. Perché questi due paesini di montagna sono una entità unica e bellissima tra le montagne delle Madonie. Forse una zona ancora poco conosciuta – turisticamente – della Sicilia.

E sarebbe il caso di prestare attenzione, invece, a questi boschi, queste cime dolomitiche e questi centri abitati medievali che sembrano rimasti fermi al XII secolo. Qui vi sorprenderanno pulizia, gentilezza, bellezza. Uno stile di vita che sembra lontano anni luce dalla Sicilia travolgente della costa. Un universo a parte che però renderà la vostra vacanza unica.

Storia delle Petralie

Le due Petralie condividono la stessa storia fino a un certo punto dell’era moderna. Entrambe discendono dall’antica Petra, città Sicana divenuta fondamentale durante le incursioni della II Guerra Punica. Quindi passò sotto il dominio Romano. Durante il dominio Arabo prese il nome di Batraliah e lo mantenne anche quando con i Normanni tornò l’era cristiana.

Soltanto dal 1250 in poi, nei documenti, si comincia a distinguere una Petralia Superior e una Petralia Inferior. Cosa sia successo non è ben chiaro, fatto sta che oggi i due paesi si trovano sui lati opposti di una vallata. Si osservano l’un l’altro da due cime diverse, diversi ma ugualmente uniti da un sottile filo di tradizione. La peculiarità? Non importa in quale Petralia deciderete di soggiornare, in cambio avrete comunque bellezza.

Petralia Soprana

Situata a 1147 metri di altezza è il comune più alto della provincia di Palermo e parte dello spettacolare Parco delle Madonie. Petralia Soprana domina la vallata dall’alto di una cima rocciosa che diventa ancor più appuntita con il campanile della sua chiesa-fortezza.

Da ammirare, qui: la Chiesa Madre degli Apostoli Pietro e Paolo (XIV secolo) con due campanili collegati da un bellissimo portico; la chiesa-fortezza di Santa Maria di Loreto (XVIII secolo) il cui corpo possente domina il panorama; la ex moschea Chiesa San Salvatore, dalla tipica forma orientale. Fuori paese si possono visitare i resti dell’Acquedotto del 1700 e le miniere di sale Italkali.

Petralia Sottana

Situata sull’altro versante della vallata del Salso, poco più in basso di Petralia Soprana, questo paese ha un importante patrimonio architettonico religioso. Le chiese di Petralia Sottana sono quasi tutte quattrocentesche o cinquecentesche.

Le più belle sono sicuramente la Chiesa Madre dell’Assunta (che però risale al XVII secolo), San Francesco di Assisi, la Badia, il santuario di Madonna dell’Alto.

Altri luoghi interessanti da visitare: il Municipio, il Museo Collisani. In agosto, qui si svolge il suggestivo Ballo della Cordella – antica danza di corteggiamento in cui le coppie, ballando, intrecciano decine di nastri a formare una grossa corda colorata.

I dintorni

Tutto intorno alle Petralie sorge il bellissimo Parco delle Madonie, sentieri e boschi in cui la natura siciliana mostra paesaggi eccezionali. La costa di Cefalù si trova a poco più di un’ora di strada, lungo la SS290 e la A19.

Si può arrivare anche a Nicosia, in provincia di Enna, che dista dalle Petralie 43 km (circa un’ora di strada). Se vi trovate in primavera in questi luoghi, date una occhiata al paesino di Blufi: i suoi campi pieni di tulipani rossi vi catapulteranno in una Sicilia che sembra quasi l’Olanda!

Come arrivare

Per arrivare alle Petralie è meglio atterrare all’aeroporto di Palermo o scendere alla stazione centrale di questa città. Da Palermo i collegamenti via autobus con i due paesini sono costanti. Con una macchina privata, invece, imboccate la autostrada A19 per Catania uscendo a Irosa e procedendo verso Blufi e Le Petralie, segnalate insieme anche nelle indicazioni stradali.