Civita di Bagnoregio, alla scoperta di un sogno

A Civita di Bagnoregio, in Lazio, vivono soltanto 11 persone, custodi agguerriti di un sogno che tutti sperano non finisca mai. Perché questa frazione del comune di Bagnoregio, appunto, sembra una fiaba. Lo sembra a tal punto che ha ispirato perfino il disegnatore giapponese Hayao Miyazaki nel creare il castello incantato del suo cartone animato, Laputa.

Il borgo storico ricco di bellezza, edificato già dagli Etruschi e valorizzato dai Romani, negli ultimi secoli ha subito i cambiamenti climatici e il rischio frane ha costretto gli abitanti ad abbandonarlo per trasferirsi nella più sicura Bagnoregio. Eppure quegli 11 si ostinano a rimanere, nonostante tutto. Se volete scoprire perché, venite anche voi a vivere il sogno di Civita.

Cosa vedere a Civita di Bagnoregio

Civita di Bagnoregio si trova in cima a un monte che domina la Valle dei Calanchi (le colline di tufo). E proprio su uno di questi calanchi venne costruita a suo tempo come forte difensivo. Collegata al centro di Bagnoregio da un lungo ponte di cemento, per entrare nell’abitato si passa sotto  Porta Santa Maria.

Si tratta dell’unica superstite delle cinque antiche porte medievali. E questo è già un monumento interessante. Ma Civita è un monumento di per sé, e camminare per i suoi vicoli e su per le scalinate è come camminare in un quadro. Ammirerete la cinquecentesca chiesa di San Donato, il palazzo che un tempo fu del Vescovo del posto. Molto interessante l’Antico Mulino (XVI secolo), il Palazzo Alemanni – con il museo Geologico, la Casa di San Bonaventura.

Una volta in centro, fatevi indicare il Giardino Panoramico. Un bellissimo giardino pensile da cui si gode la vista su tutta la valle. Se potete, fate coincidere la vostra visita ad uno dei tanti eventi che qui si organizzano. Festival musicali, di teatro, ma anche convegni, set cinematografici e ovviamente fiere delle degustazioni locali.

Civita e San Bonaventura

Perché sia così importante visitare la “Casa di San Bonaventura” basta chiederlo a chiunque, nel borgo o a Bagnoregio. Qui tutti sono fieri del “loro” santo. Bonaventura da Bagnoregio visse nel XIII secolo ed era solo un bambino quando – ridotto in fin di vita da una malattia – venne guarito con un miracolo da San Francesco, che passava da quelle parti.

La casa-grotta che oggi i turisti possono visitare era il luogo dove la famiglia di Bonaventura viveva allora, e gli oggetti sono rimasti – pressappoco – gli stessi del periodo. Un piccolo museo della fede e della storia che racconta come il giovanetto, una volta ristabilito, abbia deciso di seguire le orme del Santo che lo aveva guarito.

San Bonaventura divenne in effetti monaco, studioso e uno dei più grandi teologi del tempo. Quando morì la sede del papato si trovava in Francia, a Lione, motivo per cui fu sepolto in quella città. La gente di Bagnoregio potè avere soltanto il suo “santo braccio” prelevato dal sepolcro circa 200 anni dopo.

Cosa vedere nei dintorni

Il centro di Bagnoregio non presenta tanti monumenti, essendo la maggior parte di essi situati a Civita. Tuttavia, un interessante Museo del Tartufo può essere visitato anche nella parte “nuova” (seicentesca) del comune. Deliziosa la piazzetta su cui si affaccia la chiesa dei Santi Nicola, Donato e Bonaventura. A poca distanza da Bagnoregio e da Civita potrete visitare le bellissime città di Orvieto e di Viterbo, capoluogo della sua provincia. Il lago di Bolsena dista soltanto 18 minuti d’automobile dal centro.

Come arrivare

Chi arriva in aereo atterrerà agli aeroporti di Roma, collegati facilmente alla stazione e alla ferrovia che vi condurrà fino a Viterbo. Da Viterbo si raggiunge Bagnoregio con gli autobus regionali. In macchina, percorrete la A1 per Roma con uscita Orvieto, oppure la Statale 2 Cassia fino a Montefiascone e quindi la SS71 fino a Bagnoregio. In centro c’è un grande parcheggio in cui si lasciano i mezzi per poi proseguire a piedi fino al borgo di civita.