Ventotene, memorie romane

Ventotene e Santo Stefano vanno insieme, come due gemelli … sebbene diversi. Le due isole appartengono,  come la vicina Ponza, all’arcipelago delle Ponziane al largo delle coste del Lazio. E come Ponza sono scrigni di storia che si mescola alle bellezze naturali indiscutibili. Una vacanza a Ventotene è ben pensata. Potrete avere tutto, dal relax alla cultura, in poco spazio.

Ventotene, come le altre isole, ricade in provincia di Latina e conta poco più di 750 abitanti (che raddoppiano in estate). Il suo è il comune più piccolo dell’Italia centrale e l’abitato si raccoglie intorno alla rocca che domina il porto e intorno al faro. Proprio a questo porto approderete arrivando con l’aliscafo dal continente. Qui inizia la vostra avventura.

Ventotene e l’Antica Roma

L’isola di Ventotene era abitata da tempo immemore, ma i pochi pescatori che qui vivevano non sapevano di avere una terra tanto importante. Glielo fece capire l’imperatore Augusto quando, in epoca Romana, decise che questo isolotto era l’ideale per ospitare la sua sontuosa villa estiva.

Insieme alla villa nacque, ovviamente, anche l’approdo e dunque un porto. Da quel momento Ventotene divenne un luogo cruciale, un importante punto di passaggio e non solo per i ricchi romani. Qui vennero esiliate alcune nobildonne romane, tra cui Giulia la figlia stessa di Augusto, ma anche Flavia Domitilla, nipote di Domiziano e prima convertita al Cristianesimo.

In epoca Romana, l’isola fu appunto una delle prime comunità di neo convertiti cristiani del Lazio. La religiosità si radicò a tal punto nei secoli che Ventotene fu sede di monastero durante tutto il Medioevo. Oggi i monumenti romani e quelli medievali sono il tesoro più prezioso per il turismo isolano.

Cosa vedere a Ventotene

Questa piccola perla del Mar Tirreno vi offrirà tanto bel mare con panorami mozzafiato, ma anche decine di monumenti interessanti, se amate la cultura e l’arte. Un tour interessante sarà quello che toccherà tutti i lasciti dell’era Romana. Il Porto Romano, proprio ai piedi del faro, è quello che colpisce di più sebbene sia stato rimaneggiato in epoca Borbonica. Le Cisterne sono pozzi realizzati dai Romani per raccogliere e convogliare le acque piovane. Villa Giulia, a Punta Eolo, è quel che resta della splendida residenza imperiale di Augusto.

Il Borgo Borbonico è la parte più bella del centro abitato. Realizzato nel XVIII secolo per ripopolare l’isola abbandonata, oggi conserva quella bellezza semplice fatta di vicoli e scalinate che conducono alla chiesa madre – Santa Candida – e al Castello di Ventotene. Caratteristica e vivace, vale la pena visitare anche la pescheria dell’isola. Naturalmente, poi, ci sono le spiagge: Cala Rossano, Cala Nave, Spiaggia delle Saline, Punta Eolo, Cala Battaglia.

Santo Stefano

L’isola gemella di Ventotene in realtà è più piccola e completamente disabitata. Santo Stefano fu adibita a carcere di massima sicurezza, dall’epoca Borbonica fino alla II Guerra Mondiale, e ancora oggi esiste l’immenso edificio delle prigioni e degli alloggi dei soldati. Oggi in condizioni disastrose, è entrato di diritto nei piani di recupero della Regione Lazio e si spera in futuro di trasformarlo in struttura turistica o in un museo. Per il resto Santo Stefano è un’isola selvaggia, in prevalenza territorio della Riserva Naturale delle Isole.

Come arrivare

Ci si imbarca per Ventotene e le Ponziane in generale dai porti di Formia e di Terracina. Queste due località si raggiungono facilmente da Roma con autobus e treni, per cui chi arriva da lontano deve considerare l’aeroporto di Roma come scalo di riferimento.

Stazione Termini di Roma sarà la stazione principale di arrivo, per chi viaggia in treno, sebbene si possa scendere anche a Formia. Non è vietato portare le auto su Ventotene, ma in estate è fortemente sconsigliato anche per preservare la bellezza dell’isola dall’inquinamento.