Sicilia, tre luoghi e tre fiumi

Qual è il fiume siciliano più famoso nel mondo? L’Alcàntara, probabilmente. Perché la maggior parte dei turisti che arrivano sull’isola vengono condotti alle sue famose “gole” per camminare lungo il letto del fiume o sul sentiero della riserva protetta che lo costeggia. Ma ecco la novità. La Sicilia è terra ricca di fiumi, anche se non sembra.

I più importanti sono tre, ovvero – oltre l’Alcàntara – il fiume Simeto e il Salso. Ma al contrario delle località del nord, dove spesso i fiumi attraversano centri abitati, in Sicilia le bellezze da ammirare si trovano per lo più lungo i corsi d’acqua. Vi vogliamo indicare tre luoghi da vedere lungo il corso di questi tre bellissimi fiumi siciliani.

Motta Camastra e l’Alcàntara

Il fiume Alcàntara non è tra i più lunghi o importanti di Sicilia, ma il suo percorso dai Nebrodi (dove nasce a quota 1400 metri) e il mare è spettacolare e unico. Per cui è il fiume più amato dai turisti. Lungo i 53 km del suo corso, si getta nelle profonde gole di lava antica che sorgono sul territorio di Motta Camastra.

Motta Camastra, in provincia di Messina, è un paese di origine medievale, come dimostra il borgo antico che domina la valle. Il centro storico è abitato da poco più di 640 persone mentre le frazioni a valle contano circa 300 abitanti, per un totale che non raggiunge i mille residenti. Il borgo è delizioso, con i vicoletti che si fondono alle rocce di granito soprastanti e i diversi belvedere che si aprono sulla rupe vicina. Fare base a Motta per andare a vedere le Gole dell’Alcantara è la scelta ideale.

Adrano e il fiume Simeto

Il fiume Simeto inizia dall’unione di tre torrenti a monte di Bronte e quindi scende maestoso verso il mare Jonio tagliando parte della provincia di Catania. Non è il più lungo di Sicilia ma, per portata d’acqua massima, è sicuramente il primo e il più importante. La sua ampia foce è il regno di decine di animali, specialmente di uccelli bellissimi tra cui anche le ormai rare cicogne.

Lungo il suo corso sfiora gli abitati di molti comuni, tra cui Adrano. Adrano – antica Adèrnon – ha una storia che si perde nei millenni ma oggi è ancora ben visibile nei suoi bellissimi monumenti. Ha un centro storico ricco ed elegante, dove fanno mostra di sé il Monastero di Santa Lucia, il Castello Normanno, diverse splendide chiese settecentesche e alcune antiche torri. Fuori città, da ammirare il Ponte dei Saraceni – che di fatto scavalca il Simeto – i siti archeologici di Mendolito, delle Mura e dei Mulini Rocca.

Licata e il Salso Himera

Il fiume più lungo di Sicilia, con i suoi 144 km di corso, è il Salso Himera. O Himera Meridionale, per distinguerlo da un altro fiume omonimo. Nasce dal raggruppamento di diversi corsi d’acqua provenienti dalle Madonie, da sorgenti sotterranee che portano con sé minerali rocciosi. Da cui la leggera salinità delle acque che gli dà il soprannome “Salso”. Il Salso sfocia nel sud della Sicilia, nel Mediterraneo, a pochi chilometri dalla città di Licata.

Il turismo di massa sentirà subito l’assonanza tra Licata e “Vigata”, e infatti proprio dal nome di questa città Camilleri ha tratto il nome del suo paese immaginario. Ma Licata è un mondo tutto da scoprire che quasi nulla ha a che fare con “Montalbano”. Da ammirare le bellissime chiese (Duomo Santa Maria la Nova del XV secolo, la trecentesca Santa Maria la Vetere, Sant’Angelo Confessore, Sant’Agostino…), i palazzi e le ville nobiliari dell’Ottocento. Molto affascinanti anche Forte Castel Sant’Angelo, il Faro “più alto d’Europa” e i siti archeologici nei dintorni. Licata ha anche uno splendido litorale con sabbia finissima e un mare da sogno.